Un “Not” in ingresso

Spesso le cose non sono come sembrano.


Il mio secondo figlio, M., é molto intelligente e ha un alto QA ma, come molti bambini, non é ancora in grado di ascoltare.
A volte, avendo un tipo di laurea in informatica e lavorando con-in questo campo, ho pensato scherzosamente che M. avesse un “Not” in input.
Può sembrare un errore, ma non é così. Un not. Una porta not logica in ingresso!
Tutti quello che voi potete dire a M. diventa come “Sì” se era “No”. Diventa invece “No” se era “Sì”.
Ora, il mio secondo figlio, M., naturalmente non ha una porta logica, ma per qualche ragione mantiene questa strategia.
Nella mia esperienza di scrittura di software ho imparato che quando scriviamo codice, a volte, alla fine di un metodo, alla fine di uno script, quel codice potrebbe anche avere una funzione diversa nei confronti della tua prima idea originale all’inizio del tempo di scrittura. Questo potrebbe essere una funzione software multiuso di carattere generale.

E in questo senso capisco che i bambini come M. preferiscono l’inverso di cosa ha detto il padre o la madre perché preferiscono a volte i risultati le loro strategie indipendentemente da cosa il padre o la madre cercano di insegnare loro. Un modo per conoscere il mondo che hanno intorno. Per autodeterminarsi. O semplicemente per distinguersi.


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